Archeologia

La sezione archeologica racconta la storia degli insediamenti umani e delle presenze in valle lungo un grande arco temporale, che va dalla preistoria al medioevo, per giungere poi all'età moderna.

Il percorso inizia con reperti del Neolitico e dell’età del Bronzo rinvenuti a partire dall’Ottocento a Usseglio e Viù, testimonianza di antichi abitanti. Presenze nell'antichità si riscontrano anche grazie all’importante sito rituale del Ròch dij Gieugh (Roccia dei giochi). Tale grande masso inciso, situato tra i boschi di Usseglio vicino alla località Andriera, è oggetto di recenti studi che ne hanno messo in luce l’importanza nel contesto delle Alpi occidentali.

L'epoca romana è invece narrata da due altari votivi dedicati a Ercole e a Giove, segno di una via di transito con l'alta Savoia. Dal medioevo proviene invece un altorilievo del XV secolo rappresentante San Bernardo di Mentone ma noto localmente come “Druida di Malciaussia" in seguito a un’errata interpretazione storica che ha attribuito a questa scultura un velo di mistero.

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Roccia dei giochi panorama

Vista panoramica dalla Roccia dei giochi

Su un antico sentiero, in un fitto bosco di larici, di fronte al Rocciamelone e alla Lera, un grande masso è ricoperto da un denso intreccio di incisioni a canaletti, a coppelle, a impronte di piedi; ai margini, tre figure di guerrieri con elmo e spada dell’età del Ferro; poco oltre un’iscrizione in latino di dedica a Giove e ancora, più recenti, alcune croci e sigle e nomi forse di pastori degli ultimi secoli.

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