L'estate è ormai arrivata e il Museo Tazzetti vi attende con due nuove mostre temporanee.
A Usseglio, dal 9 luglio al 3 settembre sarà visitabile la mostra La bellezza in un battito d’ali. Le farfalle ispiratrici di arte e letteratura.
L'esposizione, a partire da una collezione di farfalle delle Valli di Lanzo acquisita dal Museo, riflette su come la natura possa essere ispiratrice di varie forme di espressione artistica. Tra queste riveste un ruolo rilevante la figura del poeta Guido Gozzano (1883 - 1916). Oltre ad aver visitato la Valle di Viù, Gozzano si interessò di entomologia, componendo egli stesso una piccola raccolta di farfalle, appartenente alle collezioni del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, ora esposta in mostra. Gozzano contribuì anche alla realizzazione di un documentario sulla vita di questi interessanti insetti, che grazie alla collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema è possibile visionare.
Anche l'arte contemporanea è stata ispirata dalle farfalle. Lo testimoniano le incisioni di Giorgio Roggino e le sculture di Gabriele Garbolino Rù, così come le opere di giovani artisti dell'Accademia Albertina di Torino.
Inaugurazione Sabato 8 luglio ore 16.00, con intervento di Stefania Carta (Museo del Cinema) sui filmati muti presenti in mostra.
A Lemie, dal 16 luglio al 27 agosto, i visitatori si immergeranno ne Il silenzio dei campanacci. Un racconto fotografico sulle Valli di Lanzo di Roberto Cavallo.
La mostra espone una trentina di fotografie scelte dall’autore, il fotografo Roberto Cavallo, nell’ambito di un vasto studio da lui compiuto nell’arco di dieci anni, con il quale racconta le varie sfaccettature delle Valli di Lanzo. Dai paesaggi maestosi ai suoi abitanti, sempre meno numerosi, ma perseveranti nel “vivere in e la” montagna.
Inaugurazione Sabato 15 luglio ore 16.00
Al Museo d'Arte Sacra di Viù sarà invece possibile vedere alcune nuove acquisizioni della collezione artistica del Museo Tazzetti, oltre che visitare la sezione permanente, composta da numerose testimonianze artistiche (in particolare del XVIII secolo) provenienti dalle numerose cappelle sparse nel Comune di Viù e ormai in disuso.