Realizzare un erbario sembra facile. In effetti si tratta semplicemente di incollare delle piante su dei fogli si carta.
Tuttavia ogni passaggio ha la sua importanza e richiede particolare cura e dedizione.
L'erbario del Museo raccoglie piante del territorio, consentendo attività di ricerca sulla flora locale. Esso è parte della collezione di Scienze naturali e comprende anche una raccolta di funghi (il fungario).
Il numero di campioni conservati nell'erbario è in continua crescita, grazie alle attività di ricerca e raccolta sul campo condotte annualmente.
I campioni conservati nell'erbario hanno un alto valore scientifico, in quanto documentano la presenza di una certa specie di pianta in un dato luogo in un certo istante nel tempo. Affinchè il campione possa essere utile, si seguono alcuni passaggi fondamentali per la sua preparazione.
Raccogliere la pianta
La prima operazione consiste nel raccogliere una pianta a cui si è interessati. Che sia un comune fiore nel giardino di casa o una rarità non è importante. L'erbario è aperto a tutti! È fondamentale ricordarsi di annotare dove e quando l'esemplare è stato raccolto, utilizzando possibilmente le coordinate geografiche rilevabili con un sistema GPS o con lo smartphone. Si segnano inoltre alcune caratteristiche che potrebbero essere perse quando la pianta seccherà. Ad esempio, alcuni fiori cambiano colore, mentre piante con una consistenza vischiosa perdono questa proprietà nel secco.

Molte caratteristiche dei fiori si perdono durante l'essiccamento: colore, odore sono quindi importanti da segnare prima di raccogliere la pianta. Alcuni vegetali potrebbero inoltre essere appiccicosi, secernere lattice dalle ferite, avere delle caratteristiche non rappresentabili su un foglio d'erbario come il tipo di ramificazione o la forma di un albero.
Identificare le piante
Anche per i non esperti, identificare quale pianta si ha tra le mani è spesso facile. Ci sono numerose applicazioni come Seek che riconoscono gli esseri viventi presenti in una fotografia, fiori compresi. Per una conferma è poi possibile consultare testi specialistici di botanica, o portare i propri campioni presso il Museo.
Nella pressa!
L'utilizzo di una pressa garantisce che i campioni raccolti asciughino velocemente e mantengano molte caratteristiche dell'esemplare vivo. Pensa alla differenza tra le foglie che cadendo a terra dagli alberi seccano, si arricciano e diventano marroni e quelle di una pianta dell'erbario, che rimangono verdi anche molti anni dopo essere state raccolte.
Nel freezer
I fogli d'erbario sono molto appetitosi per alcuni insetti, che potrebbero distruggerli in brevissimo tempo. Al Museo congeliamo preventivamente il materiale d'erbario in arrivo per scongiurare che questo accada. La temperatura molto bassa inattiva gli insetti eventualmente presenti tra le piante.
Montare i campioni
La tappa principale nella realizzazione di un erbario consiste nel montaggio delle piante essiccate su dei fogli (di formato A3 o simile). Esistono varie tecniche: c'è chi incolla tutta la pianta, chi usa degli spilli, chi ago e filo, ...
Al Museo impieghiamo delle strisce di carta adesiva che fissano la pianta al foglio, ma consentono il distacco, in caso fosse necessario osservare il campione dal retro. Si incollano in seguito delle etichette: una contiene tutte le informazioni sulla pianta e sul luogo di raccolta, l'altra è un codice identificativo che permette di rintracciare velocemente il foglio tra i tanti presenti.
Dei piccoli pesi metallici tengono in posizione le strisce adesive mentre la colla fa presa sulla carta.

Talvolta alcuni frammenti (semi, foglie distaccate, ...) sono presenti, e vanno quindi inseriti in una capsula di carta incollata sul foglio.
Tutto il materiale utilizzato è realizzato in una speciale carta che non contiene acidi. Le sostanze acide, presenti nelle normali carte, deteriorano i campioni man mano che questi invecchiano. La carta (e le colle) senza acidi garantiscono invece una lunga vita alle piante, anche di centinaia di anni.

Un foglio d'erbario pronto. Si può osservare che sono state raccolte più parti della pianta (foglie, fiori e frutti).
Archiviare nell'erbario
Infine, quando i campioni sono pronti, essi vengono inseriti nella collezione dell'erbario (dopo un altro passaggio in congelatore!).
Tutti i dati sono caricati in un database, da cui si possono estrarre informazioni ed effettuare ricerche, anche senza avere i campioni fisicamente davanti a sè.
Contribuisci all'erbario
Se ti interessa la botanica, perchè non contribuire anche tu all'erbario del Museo? Puoi inviarci i campioni che raccogli, provvederemo noi a montarli e trasformarli in splendidi fogli d'erbario. Contattaci, ti diremo come fare.