Leonino Mantovani, partigiano a Usseglio

In occasione della Festa della Liberazione del 25 Aprile, il Museo ha realizzato un'intervista a Maria Eugenia Mantovani sulla storia di suo padre Leonino, tra i primi partigiani a Usseglio.

Durante il periodo della Resistenza le montagne furono luogo di nascondiglio per molti, così come la base per l'organizzazione delle attività da parte delle brigate partigiane. Le valli di Lanzo e Usseglio non furono un'eccezione. Numerose sono infatti le testimonianze di partigiani e staffette sul territorio. Usseglio, in particolare, fu sede dell’ospedale partigiano di Margone presso Villa Cibrario, attualmente in grave stato di degrado, che accudiva e curava i feriti.

Leonino Mantovani, ex Capitano dell'esercito italiano, fu uno tra i primi partigiani a operare nella valle. Subito dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 che divise l'Italia del nord, sotto il controllo nazista da quella centro-meridionale, sotto quello anglo-americano, Leonino aderì alla IV brigata Garibaldi. Dopo aver tentato di organizzare la resistenza a Usseglio, cadde tuttavia in un agguato tesogli a scopo di rapina il 4 ottobre 1943.

Maria Eugenia Mantovani, figlia di Leonino e rimasta orfana a soli 9 mesi, ci racconta la storia del padre.

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Leonino Mantovani

Altri partigiani a Usseglio e nelle Valli di Lanzo

A Usseglio, sotto l’Ala dell’antico complesso parrocchiale, fu ferito mortalmente il partigiano Fiorentino Peirolo, il cui nome di battaglia era "Bruno", della formazione di Walter Fontana, operante in Valle di Susa sopra Bussoleno e Chianocco. Il 10 novembre 1943 si era recato a Usseglio con alcuni compagni probabilmente alla ricerca di armi e munizioni. Il gruppo fu attaccato a tradimento dalla milizia confinaria fascista che aveva sede nel municipio dove è ora collocato il Museo Tazzetti.

Il Museo ha pubblicato un libro sul partigiano Fiorentino Peirolo.

Nelle fila dei partigiani si trovavano anche numerosi ebrei sfollati. Tra questi due donne, Adele Foà e la figlia Pia Luzzato, sfollate a Martassina in Val d’Ala. Quest’ultima, nel dicembre 1943, con il fratello Aldo e con Enrico Avigdor, entrò a far parte delle formazioni partigiane. Fu staffetta della XI brigata Garibaldi. Anche Ines Poggetto, figlia di Moise Poggetto, partigiano ebreo deportato nel campo di concentramento di Auschwitz dove morì il 7 agosto 1944, fu staffetta partigiana.

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