Cappella di San Giulio
Piccolo edificio in stile romanico di forma semplice, costituito da un presbiterio quadrato, al quale fu aggiunto un atrio. È l’unica chiesa delle Valli di Lanzo dedicata a questo santo. Alla metà del secolo XIX sulla facciata si poteva ancora intravedere la dedicazione con la data 1486. Sulla parete di fondo è raffigurata la Madonna in trono con il Bambino, a sinistra Santa Lucia e il Beato Amedeo IX di Savoia, a destra San Giulio in atto di presentare alla Vergine i tre committenti – Amedeo, Antonio e Giovanni Goffi – identificati dall’iscrizione sottostante.
Sulla parete di sinistra, dall’alto: San Michele Arcangelo, San Sebastiano, San Giovanni Battista, Santa Cristina e Santa Caterina. Sulla parete destra, Sant’Antonio abate e San Giorgio che trafigge il drago di fronte a una damigella, con una città turrita sullo sfondo. Sulla volta a botte sono rappresentati Dio Padre e l’Annunziata; sul lato sinistro dell’arco del presbiterio, originariamente all’esterno, si distingue la parte superiore della figura di San Cristoforo. Gli affreschi, i più antichi e pregevoli delle Valli di Lanzo, sono attribuiti a un non identificato Maestro di Forno di Lemie, della scuola di Giacomo Jaquerio.
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